12 giugno 2010

Salvata una raccolta di documenti storici originali di Seborga

Recentemente il Barone Jean-Philippe Arnotte, attivo Console Onorario del Principato di Seborga a Lussemburgo, è riuscito a salvare (a sue spese) una serie di documenti storici originali di Seborga presso un collezionista di Parma.
Questi documenti si aggiungono ad altri già raccolti dal Barone negli anni precedenti, per un totale di 86 pezzi datati dal 1822 in poi. Fra i documenti recuperati, segnaliamo: un Rregistro di Censimento dell'anno 1822, con elencati tutti i nomi degli abitanti di Seborga residenti in quell'anno; un Regolamento di Pubblica Igiene del Comune di Seborga del 1875; una licenza d’esercizio per la vendita di bevande alcoliche del 1891; vari atti di delibere del Sec. XIX (sul pubblico forno, su lavori alla pubblica fontana, sulla stanza dell'orologio del campanile, sulle vendite di piante di pino, sui ripari alla Casa Communale, sulle spese dei "Fondatori delle Reali Campane", sulle ricorrenti spese straordinarie, eccetera) e alcune cartoline postali dell'inizio del sec. XX.

Di particolare interesse risulta un documento del 1831, riguardante una supplica del Consiglio Communale di Sebborga (con due ”b”!) alle Regie Finanze a proposito delle pesanti imposte, in cui si legge: "(...) questo popolo libero prima dell'occupazione francese, di qualsivoglia tributo verso del Sovrano, non pagava (...) in virtù di sentenza arbitrale professa li 24 Gennaio 1475 (...)" e più avanti: "per colmo di sciagura (...) vi si aggiungesse (...) gl'interessi sulla somma risultante dall'atto del 3 Aprile 1729 (...)", fatto questo accaduto poco dopo l'occupazione dei Savoia, il 30 gennaio dello stesso anno. Questo dimostra che sulle le imposte a Seborga si reagiva già - e ancora - nel Sec. XIX all'usurpazione sabauda!

Rammentiamo che questa usurpazione, che continua tutt'ora dall’Italia repubblicana, viola i Trattati di Parigi sanciti dal Congresso di Vienna (1814-1815), di cui l'Art. 89 ristora implicitamente Monaco e Seborga, esentando questi Stati dall'annessione sabauda perchè non entrarono mai a far parte dell'effimera Repubblica Ligure giacobina, installata a Genova dai Francesi (1797-1800 e 1801-1805).

Il Barone Arnotte ha intenzione di consegnare questi documenti in mani sicure e responsabili, perchè vengano messe a disposizione degli studiosi. Per le cartoline, Arnotte pensa al Museo di "Seborga Nel Mondo Onlus" in Via Miranda. Per gli altri documenti, il Barone ha proposto a SAS Marcello I di istituire un Archivio di Stato del Principato, possibilmente nel nuovo Palazzo del Governo, con l'obiettivo di recuperare e conservare il maggior numero possibile di documenti e di copie, fra questi i quasi 40 metri lineari di documenti storici su Seborga (più di un centinaio!) conservati nell'Archivio Dipartimentale delle Alpi Maritime (Francia); i molti documenti tenuti dalla Curia Vescovile di Ventimiglia - Sanremo e negli Archivi di Stato di Torino e nella Biblioteca Storica di Seborga, attualmente trasferita a Vallebona.
(SeborgaPress)