09 novembre 2006

Dai nostri lettori...

Solo oggi ho avuto l'opportunità di leggere la Gazzetta di Seborga on-line. Manifesto la mia massima e sincera soddisfazione per la decisione di S.A.S. il principe Giorgio I di recedere dalla Sua precedente decisione di abdicare. Tanto ha fatto e tanto ancora può fare per il popolo di Seborga nonchè per un ulteriore approfondimento di una disputa storica molto interessante.
Dalla mia presa di posizione del 11 luglio u.s. su "La Stampa" si evince chiaramente che mio intendimento era solo quello di neutralizzare quella pericolosa psicopatica "Regina della Gerusalemme celeste", nel rispetto della tradizione che "Seborga non si tocca!". Che poi io sia convinto che su Seborga come feudo Sua Santità il Papa possa avanzare più legittime pretese di altri è disputa tra storici che comunque non deve arrecare nocumento alcuno ai seborghini, veri eredi morali del principato. Tra l'altro non è detto che il Santo Padre abbia interesse a rivendicare un Suo eventuale diritto.
La mia missione si è compiuta e torno sereno nell'ombra della Terra di mezzo giacchè non cerco e non ho mai cercato per me nè fama nè onori nè pubblicità alcuna, sed olim veritas (non nobis Domine..........). Mi limiterò a continuare a vigilare acciocchè in mezzo ai seborghini non si annidino serpenti velenosi ai quali sempre la testa andrebbe spiccata dal busto, miglior paga per il tradimento. A Sua Altezza ed ai seborghini tutti auguro lunga vita e tanta prosperità.
Conte Umberto Savioli di Monticino " Orso "